lunedì 21 febbraio 2011

Il cigno nero

Nina è una ballerina del New York City Ballet che sogna il ruolo della vita e un amore che spezzi l'incantesimo di un'adolescenza mai finita. Incalzata da una madre frustrata, si sottopone a un allenamento estenuante sotto lo sguardo esigente di Thomas Leroy. Coreografo appassionato e deciso a farne una fulgida stella, Leroy le assegna la parte della protagonista nella sua versione rinnovata del “Lago dei cigni”. Sul palcoscenico Nina sarà Odette, principessa trasformata in cigno dal sortilegio del mago Rothbard, da cui potrà scioglierla soltanto il giuramento di un eterno amore. Eterea e piena di grazia Nina incarna alla perfezione il candore del cigno bianco e con difficoltà il suo doppio nero e tenebroso, che in una superba variazione ingannerà il suo principe e la voterà al suicidio. La ricerca ossessiva del suo lato oscuro e della consapevolezza della propria sessualità la condurranno verso una tempesta emozionale e all'incontro con Lily, insidiosa rivale in nero. Dietro le quinte Nina si strugge e si predispone a ‘doppiare' il suo cigno bianco.
La conoscete tutti la storia: il cigno bianco che perde il suo amore e si abbandona alla morte considerandola l'unica soluzione per ottenere la sua libertà. Questo è il mondo in cui entriamo sin dall'inizio della visione di "Black Swan", con Cassel che spiega alle sue ballerine ciò che andranno a rappresentare. "To be continued": possiamo interpretare la fine di "The Wrestler in questo modo. Infatti è proprio cosi che comincia "Black Swan", riaccendendo quelle luci che si sono spente nel finale del precedente film di Aronofsky. Questa volta sul "ring" c' è Nina (Natalie Portman), alle prese con il casting per un ruolo da protagonista nella rappresentazione de "Il lago dei cigni". Il coreografo Cassel decide di rivoluzionare lo show scegliendo una sola ballerina che possa sdoppiare la propria personalità raffigurando il bene e il male, ovvero il cigno bianco e quello nero. Ma la nostra Nina incarna alla perfezione solo la figura angelica, ciò nonostante le verrà assegnata la parte e da qui comincerà il viaggio verso lo smascheramento del suo lato oscuro. Nina vive con sua madre ed è lei ad aprirci gli occhi sul perché la protagonista indossa sempre un coprispalle, che le serve per coprire delle ferite che lei stessa si infligge. Ancora "il corpo", quindi, chiamato in causa da Aronofsky. Un altro tentativo da parte del regista che cerca in questo caso di completare ciò che aveva iniziato con "The Wrestler" cercando la perfezione. Egli sceglie infatti il parallelismo tra la storia del cigno e quella della vita di Nina. Quest'ultima, ossessionata dalla perfezione, trova difficoltà a liberarsi da quella maschera che porta da troppo tempo ormai e si abbandona alle tentazioni che troverà sul suo cammino. Cambiamenti dunque, come quello che avviene tra la ormai "finita" Winona Ryder e la nuova stella nascente Natalie Portman che diviene quindi la nuova "piccola principessa" di Cassel. L'uomo seduce Nina e cerca di far uscire fuori il suo cigno nero, finendo poi per farsi desiderare dalla ragazza. Se Odette cerca la libertà, Nina cerca la perfezione, cosi come la cerca il nostro Aronofsky regalandoci un finale tra i più belli di tutti i tempi. "Black Swan" è cinema, immersione in un mondo immaginario che si ibrida col reale e che riesce a farci evadere dalla realtà per catapultarci nel pensiero di un autore che definirei semplicemente perfetto.

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