giovedì 31 maggio 2007

HOME

Another summer day
has come and gone away
In Paris and Rome
but I wanna go home
Maybe surrounded by
a million people I
still feel all alone
I just wanna go home
I miss you, you know
And I've been keeping all the letters
that I wrote to you,
Each one a line or two
I'm fine baby, how are you?
I would send them but I know that it's just not enough
My words were cold and flat
And you deserve more than that
Another aeroplane, another sunny place
I’m lucky, I know...
but I wanna go home
I’ve got to go home
Let me go home
I’m just too far
From where you are
I wanna come home
And I feel just like I'm living
someone else's life
It's like I just stepped outside
when everything was going right
And I know just why you could not come along with me
This was not your dream
but you always believed in me...
Another winter day
Has come and gone away
in either Paris or Rome
and I wanna go home
Let me go home
And I'm surrounded by
A million people I
still feel alone
Let me go home
Oh, I miss you, you know
Let me go home
I’ve had my run
baby, I’m done
I’ve gotta go home
Let me go home
It'll all be alright,
I’ll be home tonight
I’m coming back home

martedì 29 maggio 2007

PIRATI DEI CARAIBI - AI CONFINI DEL MONDO

Prima volta al Cinestar! A vedere i Pirati dei Caraibi. Ma prima parliamo del cinema. Questo nuovo super complesso è davvero molto bello e gigante. Non avevo mai visto una cosa del genere...e devo dire che ha superato di gran lunga l'emiro...Sembra quasi di entrare in uno di quei centri commerciali americani dove al piano terreno ci sono negozi, ristoranti, bar, edicole e salendo la scala mobile arrivi al cinema dove la sala più piccola è l'equivalente di quelli grandi di una volta. Poltrone comodissime, schermo gigante e sonoro da paura tanto che ti sembra di esserci dentro al film.
Per quanto riguarda il film in questione, è davvero stupendo. Molto molto più bello del secondo, dove ti spiegavano tante cose che trovano risposte adesso. E il fiore all'occhiello rimane sempre Johnny Deep, alias Capitan Jack Sparrow, che tra battute, risse e camminate sconclusionate tiene su l'intero film. Il finale è aperto ma spero vivamente che non ci sia un continuo, perchè dopo risulterebbe troppo pesante. Sono 3 ore di film ma non ne senti assolutamente la pesantezza, e allora uomini armatevi di coraggio e partite, per un'avventura ai confini del mondo.



lunedì 28 maggio 2007

NOKIA 6085


Venerdì 25 maggio ho comprato il mio nuovo cellulare. Lo potete vedere nella foto qui in alto. Sono molto contenta di questo mio acquisto anche perchè il mio vecchio poverino ormai perdeva colpi. E' un telefono molto avanti, persino troppo, ci sono un sacco di funzioni che non pensavo nemmeno esistessero, quindi necessita di uno studio molto attento. In verità non ho molto da dire su questo argomento, però sono molto felice di non avere più un cellulare che funziona a scatti e da ricaricare ogni giorno.

venerdì 25 maggio 2007

LE COSE BELLE

INNAMORARSI.
RIDERE COSI' FORTE CHE TI FANNO MALE LE MASCELLE.
UNA DOCCIA CALDA.
NESSUNO IN CODA DAVANTI A TE ALLE CASSE DEL SUPERMERCATO.
UNO SGUARDO SPECIALE.
RICEVERE POSTA.
FARE UN GIRO IN MACCHINA IN UNA STRADINA BELLISSIMA.
ACCENDERE LA RADIO PROPRIO QUANDO STANNO TRASMETTENDO LA TUA CANZONE PREFERITA.
RESTARE SDRAIATO A LETTO AD ASCOLTARE LA PIOGGIA.
IL PROFUMO DEGLI ASCIUGAMANI CALDI STESI AL SOLE.
TROVARE LA MAGLIA CHE CERCAVI IN SALDO A META' PREZZO.
UN VASETTO DI NUTELLA.
UNA TELEFONATA A QUALCUNO LONTANO.
UNA BELLA CHIACCHIERATA.
LA SPIAGGIA.
TROVARE UN BIGLIETTO DA 50 € NELLA GIACCA DELLO SCORSO INVERNO E REALIZZARE CHE SE LI AVESSI TROVATI UN ANNO FA NON LI AVRESTI POTUTI SPENDERE ADESSO.
RIDERE DI TE STESSO.
LE TELEFONATE DI MEZZANOTTE CHE DURANO ORE.
CORRERE SOTTO GLI ACQUAZZONI ESTIVI.
RIDERE SENZA RAGIONE.
AVERE QUALCUNO CHE TI DICE CHE SEI BELLISSIMO/A.
GLI AMICI.
ASCOLTARE ACCIDENTALMENTE QUALCUNO DIRE QUALCOSA DI CARINO SU DI TE.
SVEGLIARTI NEL CUORE DELLA NOTTE E REALIZZARE CHE HAI ANCORA QUALCHE ORA PER DORMIRE.
AVERE QUALCUNO CHE GIOCA CON I TUOI CAPELLI.
FARE UN BEL SOGNO.
UNA CIOCCOLATA CALDA.
I VIAGGI IN MACCHINA CON GLI AMICI.
INCROCIARE LO SGUARDO DI UNO SCONOSCIUTO CARINO.
VINCERE UNA SFIDA VERAMENTE COMPETITIVA.
FARE UNA TORTA.
TENERTI PER MANO CON QUALCUNO A CUI VUOI BENE.
INCONTRARE PER STRADA UN VECCHIO AMICO E SCOPRIRE CHE ALCUNE COSE (BUONE O CATTIVE) NON CAMBIANO MAI.
GUARDARE L'ALBA.

LE COSE CHE HO IMPARATO NELLA VITA

Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà. E per questo bisognerà che tu la perdoni.
Che ci vogliono anni per costruire la fiducia, solo pochi secondi per distruggerla.
Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
Che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo i responsabili di noi stessi.
Che o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.
Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.
Che la pazienza richiede molta pratica.
Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
Che a volte, la persona tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
Che solo perchè qualcuno non ti ama come vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso.
Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze; sarebbe una tragedia se lo credesse.
Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi se tu a dover perdonare te stesso.
Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
Forse Dio vuole che incontriamo un po' di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.
Quando la porta della felicità si chiude un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
E' vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
Non cercare le apparenze, possono ingannare. Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi. Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perchè ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia. Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero.
Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perchè hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.
Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.
Le più felici delle persone non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio di ogni cosa che capita sul loro cammino.
La felicità? Ingannevole per quelli che piangono, quelli che fanno male, quelli che piangono, quelli che hanno provato, solo così possono apprezzare l'importanza delle persone che hanno toccato le loro vite.
L'amore inizia con un sorriso, cresce con un bacio e finisce con un te.
Il miglior futuro? Basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori.
Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.
Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride e ognuno intorno a te piange.

lunedì 21 maggio 2007

Serie A


Con tre giornate d’anticipo, la Juventus mette il sigillo alla sua stagione e conquista la matematica promozione in Serie A. Ci voleva la vittoria ad Arezzo e la squadra di Deschamps ha dominato vincendo 5-1 con le doppiette di Del Piero e Chiellini e il sigillo finale di Trezeguet. Di Floro Flores la rete amaranto. Ipotecato il primo posto, pareggiano Genoa e Napoli, ora il vantaggio è di 8 e 10 punti. Può partire la festa. Per tentare di dare l’assalto alla promozione, Deschamps schiera una Juventus con Buffon in porta, difesa a quattro con Zebina, Boumsong, Chiellini e Balzaretti. A centrocampo, torna Nedved e si schiera vicino a Zanetti, Marchisio e Marchionni. Davanti Trezeguet e Del Piero. La Juventus si gioca la promozione, ma anche l’Arezzo ha bisogno di punti in chiave salvezza. Per questo la squadra di Antonio Conte parte a mille e nei primi minuti conquista quattro calci d’angolo. Ma l’azioni più pericolose non arrivano da calci piazzati ma lanci lunghi. Nel giro di due minuti ci provano prima Martinetti (Buffon bravo due volte) e Floro Flores che mette fuori il pallonetto dal limite. La squadra di Deschamps fatica un po’ a creare gioco, così per farsi vedere ci vogliono le botte da lontano di Nedved che non creano però problemi a Bremec. Il 19’ è il minuto che cambia il volto alla partita. Prima Trezeguet segna su assist di Marchisio, ma il gol è annullato per un fuorigioco molto dubbio. Neppure sessanta secondi dopo, la rete però è buona: tocco di Marchisio per Del Piero che non lascia scampo a Bremec con un diagonale perfetto. Boumsong viene ammonito e raggiunge Ranocchia sul taccuino di Rizzoli. I padroni di casa si organizzano e riprendono ad attaccare per rimontare lo svantaggio. Continuano ad arrivare angoli a ripetizione, ma Buffon è sempre pronto. Ogni volta che i bianconeri superano la metà campo creano pericoli. Al 28’ Del Piero va in pressing e recupera un pallone per Marchionni che si invola e centra ancora per Trezeguet ma il francese viene anticipato. Un attimo dopo azione personale di Zebina ma salva Bremec. Ci prova anche Marchisio senza fortuna. Al 34’ il secondo momento della svolta. Corner da sinistra di Del Piero, Bremec sbaglia completamente l’uscita facendosi sfuggire la sfera che finisce sulla testa di Chiellini: 2-0 e Juventus sempre più vicina al traguardo. Gli uomini di Conte vorrebbero reagire ma si comincia a sentire la stanchezza dopo 30 minuti di corsa sfrenata. E quando l’intervallo e ad un passo, l’Arezzo trova il 2-1 con Floro Flores. Ripresa. Antonio Conte manda subito in campo il suo omonimo Mirko al posto di Ranocchia. L’Arezzo riparte forte e Boumsong deve metterci la testa per fermare un cross di Bondi. Ma come nel primo tempo, sono i bianconeri a colpire. E’ il 4’ quando Del Piero mette in mezzo un piazzato e la testa che sbuca è quella di Chiellini che firma una doppietta storica: per lui e per la Juventus che torna a guardare il resto del tempo con più serenità. Conte manda in campo Togni per Barbagli. L’Arezzo non si dà per vinto ma la difesa bianconera è molto attenta e decisa. Non così Boumsong al 15’ che lascia via libera a Croce che mette però a lato. Ma ogni volta che la squadra di Deschamps accelera rischia di fare male. Del Piero colpisce di testa a centro area su assist di Marchionni: pallone alto di poco. Bremec si salva due volte in uscita anticipando Trezeguet lanciato prima da Zebina e poi da Del Piero. Deschamps opera il primo cambio al 25’: Birindelli per un ottimo Zebina. La Juventus non si accontenta e al 31’ arriva il poker con Del Piero che insacca di testa su perfetta imbeccata di uno strepitoso Marchionni. C’è spazio anche per Kovac, in campo al posto di Boumsong. Floro Flore vorrebbe raggiungere Del Piero e Chiellini nell’elenco degli autori di doppiette ma la sua ottima punizione finisce sul palo. Invece il gol lo trova David Trezeguet. Una rete d’autore, un destro al volo su cross di Birindelli. E’ il sigillo finale. Finisce 5-1. Con tre giornate d’anticipo la Juve raggiunge l’obiettivo. Si torna "A" casa.

giovedì 17 maggio 2007

Nuda sei semplice

"Nuda sei semplice come una delle tue mani,

liscia, terrestre, minima, rotonda, trasparente,

hai linee di luna, strade di mela,

nuda sei sottile come il grano nudo.
Nuda sei azzurra come la notte a Cuba,

hai rampicanti e stelle nei tuoi capelli,

nuda sei enorme e gialla

come l'estate in una chiesa d'oro.
Nuda sei piccola come una delle tue unghie,

curva, sottile, rosea finché nasce il giorno

e t'addentri nel sotterraneo del mondo.
come in una lunga galleria di vestiti e di lavori:

la tua chiarezza si spegne, si veste, si sfoglia

e di nuovo torna a essere una mano nuda."



Pablo Neruda

martedì 15 maggio 2007

Vita da pirata


"Quindici uomini...quindici uomini...sulla cassa del morto...yooohooo...e una bottiglia di ruhm!"

Issiamo le vele e tiriamo su l'ancora...salpiamo ciurma...verso luoghi incantevoli e sconosciuti e verso il tesoro! Quanto vorrei essere su una nave pirata e partire. Verso l'infinito. Verso luoghi che ho immaginato milioni di volte. Verso una vita piena di avventura e mistero. Verso (perchè no?) Jack Sparrow...anzi... Capitan Jack Sparrow e la Perla Nera...
L'altro giorno mentre girovagavo in rete alla ricerca di qualcosa di carino con cui concludere una giornata assai deludente, mi sono imbattuta nei pirati. Assassini, ladri, gentilumini...chi lo sa? So solo che la mia mente è partita per un viaggio verso i Caraibi, verso l'isola di Tortuga. E pensavo a chissà come doveva essere vivere a quei tempi. Come doveva essere incontrare i pirati o essere un pirata. Una persona spietata e senza scrupoli, o un sognatore alla ricerca del tesoro che vale tutta la sua vita? Come doveva essere andare per mare tutti i giorni, trovarsi in avventure pericolose ma anche bellissime, vedere posti che adesso non riusciamo neanche ad immaginare. Vorrei tanto per un momento, un momento solo, poter tornare indietro nel tempo e guardarli. Neanche partecipare alle loro scorribande, solo osservarli. Vedere se veramente erano liberi come si immagina. Vedere le loro richezze tanto duramente guadagnate (o meglio...rubate). Vedere se anche loro avevano degli affetti e dei posti in cui avevano lasciato il cuore. Vedere se la vita di pirata era veramente come ce la fanno vedere al cinema o se in realtà erano solamente dei marinai un po' avventurieri ai quali non piaceva starsene a casa senza far niente. Vorrei fare tante cose, ma purtroppo posso farlo solo con la mia mente e la mia immaginazione, perchè quei tempi sono finiti (se mai ci sono stati veramente).
Però ogni tanto è bello staccare la spina e provare a immaginare un mondo diverso dal nostro, un mondo dove ancora si può sognare e non si viene criticati per questo. Un mondo non migliore, ma magari fatto da persone migliori, con ideali. Un mondo di avventura e un mondo di magia. Perchè sognare è bello. Sognare è tutto. Sognare è vivere.

mercoledì 9 maggio 2007

Terremoto

Ore 8.03. Terremoto. La mia sveglia aveva giusto suonato circa 3 minuti prima, minuto più minuto meno. Ha tremato tutto, ma solo per un attimo. Poi più niente. Non deve essere stata neanche tanto forte perché non ne ha parlato nessuno, solo un leggero dondolio. Avanti e indietro. Indietro avanti. Poi stop. Ecco dove è stato. Vedete quel puntone rosso nella cartina? Proprio lì. Neanche paragonabile a quello venuto ormai parecchi anni fa...11 anni fa...sembra passato un secolo. Quello sì che era stato grosso. E aveva fatto pure un sacco di casini. Quello di oggi è stato più un avvertimento. Giusto per ricordarci che la Terra si muove ancora sotto i nostri piedi. Magari anche per farci sentire un po' più vivi. Il pizzico di adrenalina per cominciare bene la giornata.

"Balliamo sul mondo!! Va bene qualsiasi musica cadremo ballando sul mondo lo sai si scivola"

martedì 8 maggio 2007

Come what may

Never knew Non avrei mai immaginato
I could feel like this Cosa avrei provato
Like I've never seen the sky before Come se non avessi mai visto il cielo prima
Want to vanish inside your kiss Vorrei svanire nel tuo bacio
Everyday I love you more and more Ogni giorno ti amo di più
Listen to my heart can you hear it sings Ascolta il mio cuore, lo puoi sentire cantare
Telling me to give you everything Dimmi di darti ogni cosa
Seasons may change winter to spring Le stagioni si succedono dall'inverno alla primavera
But I love you until the end of time Ma io ti amo per la vita intera
Come what may, come what may Comunque vada, comunque vada
I will love you until my dying day Io ti amerò fino al giorno in cui morirò
Suddenly the world seems such a perfect place All'improvviso il mondo sembra un luogo incantevole
Suddenly it moves with such a perfect grace All'improvviso si muove con grazia ammirevole
Suddenly my life doesn't seem such a waste All'improvviso la mia vita non sembra più così inutile
It all revolves around you E tutto ruota intorno a te
And there's no mountain too high E non c'è montagna troppo alta
No river too wide Nessun fiume troppo grande
Sing out this song and I'll be there by your side Canta questa canzone e ti sarò vicino
Storm clouds may gather, stars make collide Le nubi possono addensarsi, e le stelle scontrarsi
But I love you, I love you, until the end of time Ma io ti amo, ti amo, per l'eternità
Come what may, come what may Comunque vada, comunque vada
I will love you until my dying day Io ti amerò fino al giorno in cui morirò
Oh come what may, come what may Oh comunque vada, comunque vada
I will love you, I will love you Ti amerò, ti amerò
Suddenly the world seems such a perfect place All'improvviso il mondo sembra un luogo perfetto
Come what may, come what may Comunque vada, comunque vada
I will love you until my dying day Ti amerò fino al giorno della mia morte

venerdì 4 maggio 2007

Donne fiore o donne verdura?

Facciamocene una ragione. Gli uomini sono più fortunati. Possono tenersi i peli, farsi crescere i baffi, stare spettinati come lo Yeti, guardarsi in faccia e continuare a parlare mentre fanno la pipì negli orinatoi delle stazioni e persino trasudare come provole stagionate di Battipaglia perché tanto l’omo ha da puzzare. E non di bergamotto.
Per noi è il contrario. A noi tocca essere fighe sempre. Caschi il mondo. Ma per essere tali bisogna possedere una dote essenziale: non patire il freddo. Io personalmente non ce la faccio. Tengo il piumone nel letto fino a Ferragosto, pensa se riesco a resistere vestita come una rollata di vitello solo di bretelline. Mi faccio addirittura crescere i capelli perché patisco il freddo alle orecchie… Eppure ci sono donne che viaggiano con minigonne alte come cerotti e salvabuchi copricapezzolo anche nei giorni della merla. O hanno il sangue freddo come i pitoni reticolati o una copertura antibiotica perenne. E agli uomini piacciono da matti. Vanno pazzi per quelle vestite di solo rossetto che agli incroci fanno fermare le macchine perché le scambiano per i semafori. Quelle sono le tipiche donne fiore.
Sì. Perché esistono due tipi di donne. Le donne fiore e le donne verdura. Le donne fiore sono belle. Straordinariamente belle. Eleganti e piene di stile da far schifo. Vanno guardate e ammirate. Toccate poco, sennò si guastano. Se gli sciogli un’aspirina nell’acqua durano di più. Da lontano sembrano profumatissime, ma se le annusi spesso non sanno di niente. Però, qualunque sia l’occasione, fanno sempre una gran bella figura.
E poi ci sono le donne verdura. Che non sono tanto belle, ma danno sapore. Ci sono le donne sedano, pallide e allampanate, quelle finocchio, basse e tonde, le donne patata americana, che puoi tenere per anni in cucina e piantarci addosso anche gli stuzzicadenti e loro germogliano lo stesso. Le donne verdura sanno di qualcosa. Sempre. Alcune sono addirittura afrodisiache. Se poi le metti nel barattolo, conservano il gusto e durano per anni. Quelle fiore, quando appassiscono, fanno solo tristezza.

LA DONNA SEDANO. Altissima e allampanata. Tutte le volte che in auto sale dietro, poi ci vogliono minimo dieci minuti per disincastrarla e tirarla fuori. Di carnagione chiara, in inverno tendente al verde campus, la donna sedano mostra uno stile e uno charme invidiabili. Anche vestita di stracci fa sempre la sua porca figura. È l’unica donna verdura che può permettersi gioielli vistosi e anelli da più di tre etti. Meglio se di antica tradizione Maya. L’unico neo: la criniera, costantemente in tumulto, domabile soltanto a suon di chignon e abili incastri di matita. Se frullata da sapienti mani d’amante sa essere molto afrodisiaca.

LA DONNA CIPOLLA. Pallida e decisamente fuori taglia, sprovvista totalmente del punto vita, piange da anni delle sue miserie. Ed è per questa tendenza alle lacrime che molti uomini non riescono a digerirla. Il maschio predilige la donna cipolla di Tropea, meridionale, sana e saporita. La donna cipolla patisce il freddo e si veste a strati. Se non si ha molto tempo a disposizione, meglio evitare di chiederle lo spogliarello. È tenera, ha qualche problema di alito, è affezionata alle sue radici e usa da sempre lo stesso profumo. Un filino impegnativo, per la verità.

LA DONNA CARCIOFO. Capello corto, energetica, pugnace, senza fronzoli, temprata dalle bufere della vita, sembra fatta solo di gomiti. Reginetta dello stile minimal, principessa del tailleur e del decolleté tacco basso, richiede accanto a sé un uomo temerario e paziente. Che non abbia paura di pungersi. Se spogliata della sua ispida corazza mostra un cuore di femmina tenero e affettuoso. Non chiedetele di depilarsi. La sua intimità è irsuta e selvaggia. Cruda lascia l’amaro in bocca, allappa i cuori degli amanti, ma cotta al lento fuoco della passione, con un po’ d’aglio e soprattutto a testa in giù, diventa morbida come burro. Le carciofe romane sono le migliori.

LA DONNA PATATA. La donna patata è un po’ pirla. Diciamocelo. Sarà che ha la pelle sottile e ci vuole un niente a ferirla. Se si innamora è fritta. O bollita. Dipende dai momenti. È una fuori classe in materia di cotte. Può levarsi la pelle, per amore. Quando si incapriccia di un maschio si abbandona ciecamente tra le sue braccia, si sottomette, diventa arrendevole ed è in grado di farsi schiacciare fino a ridursi in purea. Le donne patata americana sono le più resistenti. Le puoi ferire, disprezzare, abbandonare. Ma loro sono tenaci. Con un po’ di luce e un po’ di acqua sono in grado di germogliare per tutta la vita.

LA DONNA FINOCCHIO. Precisiamo. Esistono al mondo donne finocchio-femmina e donne finocchio-maschio. Ecco. Quest’ultimo è un caso che non ci riguarda (chiedete a Platinette). La donna finocchio-femmina è spesso incinta. Ed è un ottima madre. Solita e protettiva. Devi avere pazienza se vuoi arrivarle al cuore. Ma niente smancerie. Tocca toglierle con calma tutte le difese, strato dopo strato. Non è fatta per i sentimenti focosi e le notti calienti. Va amata cruda. Mordicchiata un po’ alla volta. Pur essendo grassoccia, è tosta e tonica. Non ci ha un filo di cellulite. Amare una donna finocchio fa bene alla salute. Libera dalle scorie e non appesantisce lo stomaco.

LA DONNA RAVANELLO. Piccola di statura, veloce di pensiero, disillusa di cuore. In qualsiasi situazione trova il modo di arrangiarsi. È spiritosa e sagace. Disordinata, non ama le convenzioni e detesta le interminabili sedute dal parrucchiere. Per fare prima si tinge la chioma in casa, da sola, a suon di hennè. Vista l’imperizia, il risultato è spesso una stravagante nuance ravanello pallido. Gli uomini la credono fragile e indifesa, e pensano di portarsela a letto facilmente. Illusi. Basta un morso per capire quanto è forte. Non sa cosa siano le cotte, lei.

LA DONNA CAROTA. Non bellissima ma a suo modo affascinante, alta e snella, si abbandona difficilmente alle lusinghe dell’amore. È timida, riservata e un po’ paurosa. Detesta le mondanità e preferisce stare rintanata in casa…ne ha viste di cotte e di crude…non vorrebbe fare la stessa fine. È necessario raschiarle di dosso con amore tutte le schifezze della vita perché si conceda in tutta la sua bontà. Se con costanza si riesce a grattugiarle il cuore, diventa deliziosa. La donna carota si abbronza facilmente e ci ha dieci decimi di vista. Non fatela ardere tanto prima di divorarla. Troppo cotta sa di poco.

LA DONNA ZUCCHINA. Alta o bassa, lotta sovente con problemi di cervicale o ernie del disco. È cresciuta storta, colpa della cattiva postura e delle cattive compagnie. Da giovane era un fiore. S’è fatta sbattere e farcire in tutti i modi, e così è appassita presto. Rimane una donna tenera, ma tocca ammettere che non sa di tanto. È tormentata dall’ansia ed è costretta a ripetute visite alla toilette per veloci pipì. Deve tuffarsi in un amore denso e pesante come la pastella per riacquistare sapore. O friggere nell’olio. Completamente panata.

LA DONNA POMODORO. Altro che femmina senza sapore. La donna pomodoro è piena di sugo. È un concentrato di gioia allo stato puro. Morbida e soffice, sembra fatta di materasso. D’estate da il meglio di sé. E poi col tempo si conserva. Anzi. Vecchia vecchia e secca secca, se condita con gli ingredienti giusti dell’amore, diventa appetitosa e sfiziosissima. Non è fatta per i lunghi corteggiamenti. Dev’essere cotta e mangiata. O cruda e mangiata. Va bene ugualmente. Le donne pomodoro migliori sono quelle dal cuore di bue, portate per le storie d’amore imponenti e durature. Solo talvolta si inacidiscono. Colpa del cattivo tempo…si sa che le donne pomodoro sono meteoropatiche…Ma non è un problema. Basta un cucchiaino di zucchero e tornano dolci come sempre.

LA DONNA PEPERONE. Non è una donna normale. È quel che si dice un bel donnone. Grande e grosso. Piedoni, manone, tettone. E il culo monumentale. Roba da meritarsi il codice di avviamento postale. Buona, per carità…, ma pesante da reggere. Soprattutto nelle storie d’amore. Solo uomini con lo stomaco di ferro sono in grado di digerirla. È testona, ostinata, invadente. E persin troppo fedele. È difficile liberarsi da lei. Abbandonarla al suo destino. Perché lei ritorna sempre. Ritorna e ritorna. Non c’è modo di cacciarla via. Le cugine piccole, le peperoncine, sono più brillanti. Loro, sì, che son capaci di godersi la vita…, a letto fanno fuoco e fiamme. Sanno pizzicare nel giusto modo i palati maschili, ardono di passioni brucianti e di attrazioni fatali.

LA DONNA INSALATA. Frivola e anche un po’ superficiale, della donna insalata ci si innamora facilmente. Perché è la quint’essenza della femmina. Carina, volubile, spensierata, capricciosa. Ma è meglio non fidarsi…è infedele per natura. Passa da un letto all’altro con una leggerezza invidiabile. Basta un po’ di calore per renderla tenera. Forse perché è una femmina con poca sostanza. O forse perché ha scoperto che nella vita è meglio fermare gli istanti migliori senza farsi troppe domande. Di solito la donna insalata va molto d’accordo con la donna pomodoro. Sono amiche per la pelle. Di tutt’altra risma, la donna insalata belga. Come dire…la classe non è acqua…L’età le ha, sì, imbiancato i capelli, ma le ha donato uno charme quasi magnetico. Sarà quel suo retrogusto amaro, di chi ha conosciuto gli inganni della vita, a renderla così desiderabile.

da “La Principessa sul pisello” di Luciana Littizzetto.

giovedì 3 maggio 2007

Allergia

Stanotte, o meglio ieri sera, mi è scoppiata di nuovo l'allergia sul naso. Questa tremenda specie di herpes (che herpes non è poichè non è contagioso nemmeno se lo sfrego tutto su un altra persona) ha deciso di fare la sua brillante apparizione, anche per quest'anno. Si stava così bene senza di lui...e invece...trac! Ha fatto la sua apparizione. Un enorme cumulo di puntini giallo vivo che fanno assomigliare il mio naso ad un peperone. E dire che sono allergica anche a quelli. Mi devo spalmare una cremina che più che guarirlo me lo fa prudere come un dannato. E dire che dicono: prevenire è meglio che curare. Col cavolo! Ho provato a prevenire, ma il risultato è stato: puntini gialli a più non posso. Bene, che la natura faccia il suo corso allora. Se deve essere schifo e schifo sia. Tanto ormai abbiamo rinunciato ad essere belli e perfetti. Specialmente sul lavoro, dove sembro uno zombie appena uscito dal cimitero. Mancava giusto il colpo di classe.

mercoledì 2 maggio 2007

Piove

"Senti che piove e il grano si matura, e tu diventi grande e ti fai forte, e quelle foglie che ti sembravan morte, uhm, ripopolano i rami un'altra volta è la primavera che bussa alla porta! "

Mercoledì 2 maggio. Piove. E anche forte. Forse anche il cielo è dispiaciuto del fatto che siano finiti i ponti e che per il momento le vacanze sono così lontane. Il mio umore è grigio funesto, stamattina era proprio una giornata da letto. Altro che lavoro. Ma si sa come va il mondo e quindi ci si adatta.
Tutto sommato questi ultimi giorni sono stati belli. E sopratutto rilassanti. Ci voleva.

Per rispondere a Neremir (così non mi sgrida più, ora che ho usato il suo pseudonimo) direi che è vero che ho le ferie e giungo, ma è altrettanto vero che i giorni in cui lei era a spassaserla a Londra e successivamente e Lisbona io ero un ufficio a farmi un mazzo tanto. E per quanto riguardano le ferie di agosto praticamente abbiamo gli stessi giorni, solamente distribuiti in modo diverso. Non regalano mica niente qua, anzi. Potrebbero ti farebbero lavorare da casa!
Perchè non c'è una scuola che dura in eterno...si stava così bene nel cazzeggio più totale.

"E piove! Sulla tua testa e l'aria si rinfresca, e pioverà fin quando la terra non sarà di nuovo piena e poi si rasserena! "