sabato 8 maggio 2010

La vita è così di Jim Beaver

“Sono assolutamente consapevole che le difficoltà che affrontiamo non sono più eccezionali o più dolorose di quelle di migliaia, se non milioni, di altre famiglie, e sono anche assolutamente consapevole che siamo dei privilegiati, in quanto possiamo affrontare queste difficoltà con risorse e assistenza che la maggior parte della gente non può nemmeno immaginare. Se parlo delle mie paure, del senso di impotenza e della disperazione è perché ho bisogno di dar voce a questi sentimenti e anche perché ho scoperto che alcuni apprezzano il fatto che io stia facendo una cosa che di solito non viene fatta. Non ho cominciato questo diario pensando che sarei stato d’aiuto a qualcuno, ma sono sorpreso e felice di apprendere che c’è chi pensa che sia così. Sto semplicemente cercando di raccontare questa esperienza con parole mie e di essere il più sincero e aperto possibile. Non sono qui per convincere nessuno che sono l’unico ad aver vissuto una situazione del genere.”
Jim Beaver e Cecily Adams sono attori. Vivono e lavorano ad Hollywood. Nell’agosto del 2003 ricevono una notizia che rischia di sconvolgere la loro vita per sempre: la figlia Maddie, di soli due anni, è affetta da una leggera forma di autismo. Appena sei settimane dopo, il mondo crolla loro addosso definitivamente. Cecily ha un tumore incurabile ai polmoni. Dopo essere stato al telefono con famigliari e amici per un’intera giornata, Jim decide che da quel momento in poi ogni notte invierà una e-mail per tenere tutti aggiornati sulla situazione senza sottrarre neanche un minuto dal tempo che vuole dedicare a sua moglie. In breve le e-mail di Jim si trasformano in un appuntamento fisso non soltanto per i suoi cari, ma anche per migliaia di persone sparse per il mondo. La vita è così raccoglie i messaggi di un anno intero, parlandoci non soltanto di una perdita, ma anche della gioia nel prendersi cura di un bambino, dello stupore nel sentirsi compreso e sostenuto da persone sconosciute, della forza e del coraggio di ricominciare tutto daccapo.
“Amo la mia Cecily, con tutto il cuore… Sinceramente, credo di poter sopravvivere a tutte le difficoltà che questa situazione mi mette davanti. Quello che davvero mi getta nello sconforto e nella disperazione è vederla soffrire e sapere che qualunque sia l’esito, non ho il potere di cambiare il suo destino o di renderlo più accettabile.”

Notte dopo notte Jim Beaver si è guardato dentro e ha scritto delle e-mail che altro non erano che lettere d’amore. A sua moglie, a sua figlia, ai suoi amici e ora, attraverso questo libro, a tutti noi. Nonostante la profonda tristezza, scrive con gioia e humour del regalo trovato nel matrimonio e delle lezioni imparate attraverso la perdita.

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