Un’antica leggenda narra che nella notte dei tempi il paese era ricchissimo e i forzieri ripieni di monete d’oro. Un giorno il re volle aprire appunto tutti i forzieri per contare quelle monete, ch’erano miliardi e miliardi, di tutte le grandezze. Purtroppo il cielo, allora nero e vuoto, vide quel tesoro, pensò che poteva dopotutto adornarsene e, venuta la notte, lo rapì. Le stelle sono, dunque, la perduta ricchezza dei poveri. Perciò nelle notti stellate li senti sospirare e maledire la legge di gravitazione celeste. Perciò quando sono felici dicono di toccare il cielo con un dito.
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