San Francisco, estate 1995. Gabrielle ha vent'anni, frequenta il terzo anno di università a Berkeley. Martin si è appena laureato in legge alla Sorbona, ed è in vacanza negli Stati Uniti. Si amano, con l'intensità della prima volta, quando ci si crede ancora. E' come vivere un grande sogno, ebbri di felicità ma anche di paura. Paura di soffrire. Perchè Martin deve tornare a casa, a Parigi. Non può più rimandare, come ha già fatto in passato, cedendo all'irresistibile richiamo di quel Resta ancora sussurrato fra i singhiozzi da Gabrielle. Così la realtà, alla fine, ha la meglio. Ed è brutale, e fa male.
Parigi, settembre 1995. Il cielo è nero, è già autunno qui. Martin è appena atterrato e di colpo detesta il suo Paese, perchè non è quello di Gabrielle. Per la prima volta si rende conto che stanotte non dormirà con lei. Allora le telefona, subito. E le scrive. A quei tempi una lettera d'amore impiegava dieci giorni per arrivare oltreoceano. Allora, quando si scriveva Ti amo, bisognava aspettare tre settimane la risposta. E, a vent'anni, aspettare tre settimane è assolutamente disumano. A poco a poco, le lettere di Gabrielle si fanno sempre più rare, finchè non arrivano più. Natale si avvicina, e Martin le scrive un'ultima lettera, accompagnata da un biglietto aereo per New York datato 24 dicembre.
Manhattan, 24 dicembre 1995. Verrà, Martin ne è sicuro. Verrà. L'aspetta, per quattordici ore. Ma alla fine si arrende: ha puntato tutto, e ha perso tutto. Non solo l'amore, anche la speranza, in una notte di Natale, nel freddo di un bar.
San Francisco, ai giorni nostri. Martin è diventato un poliziotto famoso. La delusione di tanti anni prima lo ha reso duro, chiuso in una solitudine profonda, quella che nasce dal dolore. Ha un'unica ragione di vita: catturare Archibald McLean, forse il più ricercato ladro di opere d'arte di tutti i tempi. Ormai è un'ossessione. Per questo è tornato in una città che aveva giurato di non rivedere mai più.
Gabrielle, Archibald, Martin. Tre anime colme di rabbia e di dolore. Ma anche d'amore. Tre vite che il destino ha deciso di far entrare in collisione, intrecciandole in un gioco pericoloso. Perchè tra amore e morte non ci sono che due lettere di differenza...
Nel suo inimitabile stile - emozionante, immediato e visivo - Musso ci regala un nuovo, intenso romanzo che parlando di sentimenti riesce a farci riflettere sull'importanza delle scelte compiute e sulla possibilità che tutti abbiamo di modificare il nostro destino.
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