sabato 28 novembre 2009

The Backstreet Boys!!!! Live @ Milano

Everybody
Rock your body
Everybody
Rock your body right
Backstreet's Back alright !
I'll never break your heart
I'lll never make you cry
I'd rather die than live without you
I'll give you all of me
Honey that's no lie
You are my fire
The one desire
Believe when I say
I want it that way
I'll be the one
Who will make all your sorrows undone
I'll be the light
When you feel like there's nowhere to run
I'll be the one
To hold you and make sure that you'll be alright
But you don't care
You keep sticking around
While I'm actin a clown
You're bigger
Than me
Cuz you're still here
Your feet stuck to the ground
Despite how silly it sounds
You're bigger
Than me
I could be the one
Give you all my love
Forget what he has done to you
I'm here now
Open up to me
Love will set you free
If ever you believe it
Please believe in me
This is us

giovedì 26 novembre 2009

Io sono Dio di Giorgio Faletti

Non c'è morbosità apparente dietro le azioni del serial killer che tiene in scacco la città di New York. Non sceglie le vittime seguendo complicati percorsi mentali. Non le guarda negli occhi a una a una mentre muoiono, anche perchè non avrebbe abbastanza occhi per farlo. Una giovane detective che nasconde i propri drammi personali dietro a una solida immagine e un fotoreporter con un passato discutibile da farsi perdonare sono l'unica speranza di poter fermare uno psicopatico che nemmeno rivendica le proprie azioni. Un uomo che sta compiendo una vendetta terribile per un dolore che affonda le radici in una delle più grandi tragedie americane. Un uomo che dice di essere Dio.

"Le guerre finiscono. L'odio dura per sempre."

lunedì 23 novembre 2009

ansia, ansia e ancora ANSIA!


Domani è il gran giorno: THIS IS US tour! Milano sto arrivandoooooo... BACKSTREET'S BACK ALRIGHT!

domenica 22 novembre 2009

sabato 21 novembre 2009

The Twilight saga: New Moon

Ultimo anno di liceo. Forks. Il giorno del suo diciottesimo compleanno Bella entra in crisi, poiché mentre lei è destinata ad invecchiare, Edward, l'innamorato vampiro, rimarrà per sempre un diciassettenne. Incapace di proteggerla dal dolore, il ragazzo lascia la cittadina insieme alla famiglia, chiedendole di non fare gesti sconsiderati e promettendole di non tornare. Bella, però, scopre che sfidando la sorte può rivederlo, anche solo per pochi secondi e, come se non bastasse, trova conforto nell'amico Jakob, che è un licantropo e dunque un nemico naturale e giurato dei vampiri. New Moon, il secondo capitolo della saga di Twilight, scosta le tende del sipario e la rivela per quel che realmente è, ovvero una rappresentazione dell'amore romantico, l'allestimento di una fiaba, dove Bella è l'eroina contesa e in pericolo costante, Edward il principe vittima di un crudele incantesimo e il "per sempre" è il finale scritto in partenza, non in uno ma in multipli modi. Passando per il richiamo esplicito a “Romeo e Giulietta” e approdando alla scenografia trionfale e al costume della sequenza presso i Volturi, all'interno della “ricostruzione” per la festa di S. Marco, Chris Weitz anziché abbigliarla di fatto spoglia la saga di Twilight delle sue coperture (il college-movie, il “mistery") e ne espone lo scheletro. Resta l'idea di utilizzare la metafora del mostro per parlare di quei sentimenti umani la cui intensità supera la razionalità (l'utopia di un amore che possa proteggere dal male, per esempio) ma non è cosa nuova e meno che mai espressa in modo nuovo. A poco serve, dunque, ribaltare i ruoli e dipingere un Edward flemmatico e sacrificale, conciato da Cristo morto (e quanti riferimenti a inferno e paradiso…), e una Bella assetata di adrenalina che si cimenta a più riprese nella morte per finta, quasi fossero le prove generali (di nuovo: lo spettacolo) della trasformazione che le toglierà (forse) la vita ma le negherà ugualmente la morte. Non sono certo i dialoghi, infine, a scongiurare la noia. Si ripetono in circolo (vizioso) i versi universalmente noti del sentimento amoroso, senza ricerca alcuna del particolare, dello scarto: Weitz si appoggia al lascito della Hardwicke per quel che concerne l'impianto visivo generale, alla fantasy(a) della Meyer per la sostanza del racconto, al puritanesimo che veglia sull'intera operazione narrativa e produttiva; poi, là dove non ha voce, stende un tappeto sonoro continuo e adotta un'estetica da videoclip che, però, è ripiego, scorciatoia evidente.I Volturi puniscono i vampiri che danno spettacolo di sé, ma era quello che chiedevamo di vedere e ci è stato negato.

domenica 15 novembre 2009

L'uomo che fissa le capre

In Iraq a caccia di scoop e per dimenticare le sue pene d’amore, il reporter Bob Wilson s’imbatte in un militare di nome Cassady dotato di strani poteri e che dice di fare parte di una sezione paranormale dell’esercito Usa. Divenuti amici, i due si mettono alla ricerca di Django, il fondatore della New Earth Army, un folle plotone di “cavalieri jedi” un po’ hippie e un po’ zen.

Assurdo ma vero. Negli anni ’80 l’esercito americano addestrò un gruppo di militari dotati di “superpoteri”, in grado di piegare cucchiai col pensiero o di uccidere le capre con l’ipnosi. Basata sul libro-inchiesta di Jon Ronson, la pellicola comincia stralunata come un’opera dei Coen, si trasforma in una parodia bellica alla “M.A.S.H.” e si chiude con un elogio all’eroismo dei sognatori. In equilibrio fra commedia grottesca e critica politica, il film conquista risate e simpatia a ogni fotogramma.

NO CAPRE. NO GLORY.

venerdì 13 novembre 2009

I due lupi

"Nonno, perchè gli uomini combattono?"
Il vecchio, gli occhi rivolti al sole calante, al giorno che stava perdendo la sua battaglia con la notte, parlò con voce calma. "Ogni uomo, prima o poi, è chiamato a farlo. Per ogni uomo c'è sempre una battaglia che aspetta di essere combattuta, da vincere o da perdere. Perchè lo scontro più feroce è quello che avviene fra i due lupi."
"Quali lupi, nonno?"
"Quelli che ogni uomo porta dentro di sè."
Il bambino non riusciva a capire. Attese che il nonno rompesse l'attimo di silenzio che aveva lasciato cadere fra loro, forse per accendere la sua curiosità. Infine, il vecchio che aveva dentro di sè la saggezza del tempo riprese con il suo tono calmo.
"Ci sono due lupi in ognuno di noi. Uno è cattivo e vive di odio, gelosia, invidia, risentimento, falso orgoglio, bugie e egoismo."
Il vecchio fece di nuovo una pausa, questa volta per dargli modo di capire quello che aveva appena detto.
"E l'altro?"
"L'altro è il lupo buono. Vive di pace, amore, speranza, generosità, compassione, umiltà e fede."
Il bambino rimase a pensare un istante a quello che il nonno gli aveva appena raccontato. Poi diede voce alla sua curiosità e al suo pensiero.
"E quale lupo vince?"
Il vecchio Cherokee si girò a guardarlo e rispose con occhi puliti.
"Quello che nutri di più."
(Giorgio Faletti - Io sono Dio)

mercoledì 11 novembre 2009

UP

In una sala cinematografica si proietta un cinegiornale su un esploratore, Charles Muntz, che è tornato dall'America del Sud con lo scheletro di un uccello che la scienza ufficiale qualifica come falso. Muntz riparte per dimostrare la sua onestà. Un bambino occhialuto, Carl, è in sala. Muntz è il suo eroe. Incontrerà una bambina, Ellie, che ha la sua stessa passione. I due cresceranno insieme e si sposeranno. Un giorno però Carl si ritrova vedovo con la sua villetta circondata da un cantiere e con il sogno che i contrattempi della vita non hanno mai permesso a lui ed Ellie di realizzare: una casa in prossimità delle cascate citate da Muntz come luogo della sua scoperta. Un giorno un Giovane Esploratore bussa alla sua porta. Sarà con lui che Carl, senza volerlo, comincerà a realizzare il sogno.Un film di animazione (targato Disney) ha aperto per la prima volta il Festival di Cannes. Si è trattato di un segnale molto preciso se si considera che la Major americana era assente da 5 anni dalla Croisette (l'ultima volta aveva presentato Ladykillers) e proponeva un film in 3D. La tridimensionalità viene utilizzata in questo film senza le esagerazioni effettistiche che, come sempre, accompagnano le fasi nodali della storia della settima arte a partire dall'invenzione del sonoro.Il rischio che la sceneggiatura si mettesse al servizio della tecnologia c'era ma è stato brillantemente evitato. Semmai sussiste la possibilità che Up piaccia più agli adulti che ai bambini i quali dovranno attendere l'arrivo del solerte e tondeggiante Giovane Esploratore per avviare il necessario processo di identificazione nell'avventura. Fino ad allora ci viene narrata la tenera e delicata storia di un venditore di palloncini con la passione per l'avventura condivisa da un'amica e poi compagna per la vita.La sequenza in cui si narra il percorso di Carl ed Ellie partendo dall'infanzia sino ad arrivare alla morte di lei è di quelle che si fanno ricordare per la divertita sensibilità con cui è costruita. Le citazioni cinematografiche non mancano (a partire dalla somiglianza del protagonista anziano con Spencer Tracy per finire con il vecchio Muntz che ricorda Vincent Price passando per echi spielberghiani) ma non hanno la pesante insistenza che si può rinvenire in altri film di animazione. Perché questo è un film leggero. Leggero su temi ponderosi come quello dell'invecchiare da soli, dei sogni non realizzati, della memoria viva di chi ci ha lasciati, del rapporto giovani/anziani. Un film leggero come quei palloni che portano magrittianamente nei cieli un'intera casa liberandola da un mondo incapace di comprendere i sogni.

L'uomo dei palloncini può ancora farci sognare.

sabato 7 novembre 2009

I love shopping con mia sorella di SOPHIE KINSELLA

Becky Bloomwood, ora felicemente sposata, è di ritorno a Londra dopo dieci indimenticabili mesi di luna di miele. La vita matrimoniale è un sogno, se non fosse che Luke ha deciso che, per frenare le spese inutili della moglie, controllerà personalmente il budget familiare. E così quando Becky rimette piede a casa è un po' giù: non ha più un lavoro, e la sua adorata Suze sembra aver trovato una nuova amica del cuore. Si sente sola e in più non può spendere! Come se non bastasse i suoi genitori si comportano in modo bizzarro, come se le nascondessero qualcosa... Ma quel qualcosa è in realtà una notizia incredibile! Becky ha una sorella quasi coetanea! E quando Becky lo scopre non sta più nella pelle, non vede l'ora di incontrarla. Finalmente qualcuno con cui condividere tante cose divertenti. Qualcuno con cui fare shopping, scegliere scarpe, vestiti, oggetti per la casa... Perchè sua sorella sarà sicuramente come lei... o no?

venerdì 6 novembre 2009

That's what friends are for

Keep smilin', keep shinin',
Knowing you can always count on me
For sure, that's what friends are for
In good times and bad times
I'll be on your side forever more
That's what friends are for

mercoledì 4 novembre 2009

Bastardi senza gloria

L'ultimo film di Tarantino non è ne un film di guerra ne la solita pellicola sul nazismo e gli ebrei. Inglorious Basterds inizia come una fiaba, “C’era una volta…” , ma il racconto è tuttaltro che fiabesco (con Tarantino non poteva essere altrimenti), sebbene il regista cambi la storia della seconda guerra mondiale e del nazismo. Il racconto questa volta è lineare, e i flashback ridotti all’essenziale, i dialoghi sono sofisticati, soprattutto quando a parlare è Lande. A dispetto della lunghezza del film, non si ha il tempo di annoiarsi, la sceneggiatura (probabile Oscar) mescola momenti di tensione con lampi di ironia, creando un crescendo di suspense, sin dalla prima scena. Nel colloquio che Lande tiene con il contadino, ad un certo punto il colonnello nazista compara gli ebrei ai ratti. Il paragone potrebbe infastidire qualcuno, ma lui è un cacciatore di ebrei, che agisce come un tedesco e allo stesso tempo riesce a pensare come un ebreo, infatti la famiglia Dreyfus si nasconde sotto le tavole del pavimento, e lui li elimina come fossero dei ratti. Nel film i personaggi recitano in diverse lingue, francese, tedesco, inglese, italiano e siciliano, soprattutto l’attore austriaco Christoph Waltz, con una perfomance che probabilmente verrà premiata con un Oscar.Tarantino decide di affrontare con Inglorious Basterds l’avvenimento storico della seconda guerra mondiale e della persecuzione degli ebrei , scelta che avrebbe potuto far storcere il naso ai detrattori dell’artista, ai non adepti. Il regista del Tennesse (stessa città di provenienza del personaggio Aldo Raine), non è affatto impreparato sull’argomento. Conosce bene la storia, fino ai particolari: lo dimostra nella scena in cui viene smascherato il tenente Archie Hicox, che per ordinare 3 Whiskey indica il numero utilizzando l’anulare invece del pollice. Durante la seconda guerra mondiale i tedeschi riuscirono ad individuare molti americani e nemici proprio grazie a quest’escamotage. Il film è pieno di sorprese, e come è risaputo, Tarantino ha cambiato il finale della seconda guerra mondiale. La squadra dei bastardi è formata da soldati ebrei. E’ una raffinatezza culturale, perché una grande obiezione è stata mossa sempre contro la cultura ebraica, di non aver mai reagito, di non essersi difesi. Nel film invece sono armati di pugnali, fucili e dinamite, e sono pronti a farsi esplodere pur di uccidere i loro oppressori. Proprio come i palestinesi kamikazee che si fanno saltare in aria in Israele, la loro missione è un complotto terroristico. Invece non modifica la storia decidendo di non far giustiziare alcuni assassini nazisti, purtroppo è davvero andata cosi. Come è stato raccontato in “Amen”,( film, purtroppo poco conosciuto, di Costa-Gravas) gli americani hanno dato ospitalità, lavoro e alti privilegi a molti nazisti e collaboratori a vario titolo del Terzo Reich, solo che nessun “Bastardo” gli ha mai inciso con un pugnale una svastica sulla fronte. Dopo anni di dibattiti e polemiche Tarantino sembra aver ormai convinto tutti. Il regista del Tennesse non era un bluff, negli anni ha saputo affermare il suo genio, il proprio talento artistico, e se mai ce ne fosse stato ancora il bisogno, Inglorius Bestard ne è l’ennesima conferma. Probabilmente non è un caso che Aldo Raine (il suo alter ego ?), concluda il film definendo la sua ultima opera con queste parole “Questo potrebbe essere il mio capolavoro”.

Quentin Tarantino è un dannatissimo genio.

martedì 3 novembre 2009

Patience

Listen.
I know you have questions, same ones as me. How long has it been? How long will it be? When will come the mornin, we'll drive the night away. Tell me when will come the mornin of a brighter day. PATIENCE little sister, PATIENCE little brother PATIENCE, PATIENCE take each other by the hand. PATIENCE little sisters, PATIENCE little brothers, let us walk together to the promise land. Theres a river to cross and a mountain to climb, PATIENCE, PATIENCE IT'S GONNA TAKE SOME TIME.
We must walk in peace, it's the only, the only way. If we wanna see that morning of a brighter day. PATIENCE little sister, PATIENCE little brother PATIENCE, PATIENCE we're gonna find a way. PATIENCE little sisters, PATIENCE little brothers. Until the morning of a brighter day. PATIENCE 'till the the brighter day. IT GOTTA HAVE SOME PATIENCE.

lunedì 2 novembre 2009

Per l'amor di un Dio di Marie Phillips

Dura la vita per gli dei dell'Olimpo nel Ventunesimo secolo. Ridotti a un manipolo di sfaccendati, vivono in una grande casa ormai fatiscente a Hampstead Heath, a Londra. Di Zeus ed Era, confinati al terzo piano, non si sa più nulla da decenni. Ares, il dio della guerra, è l'unico a cui il lavoro non manca mai, mentre Artemide fa la dog-sitter, la splendida Afrodite lavora per una chat-line erotica, Dioniso ha aperto un night club, Eros è diventato cattolico praticante, Apollo cerca la fama in televisione e per vincere la noia va in giro a fare dispetti alle mortali...
A spezzare la monotonia di queste grigie e immortali esistenze, entra in scena Alice, una ragazza dolce e onesta quanto ingenua, che bussa alla loro porta per offrirsi come donna delle pulizie(di cui la casa ha più che mai bisogno). Complice una freccia di Eros, Apollo si innamora perdutamente di lei, che però è già fidanzata, o quasi, con Neil, un ingegnere timido e un po' imbranato. Ma il dio del sole non si rassegna a essere rifiutato da una mortale: la sua reazione finirà per scatenare una serie di eventi drammatici, trasformando il divertente romanzo di Marie Phillips in una storia d'amore avventurosa e tenera, sulla scia del mito di Orfeo ed Euridice.