martedì 31 marzo 2009

Against all odds

How can I just let you walk away, just let you leave without a trace
When I stand here taking every breath with you,
You're the only one who really knew me at all
How can you just walk away from me,when all I can do is watch you leave
Cos we've shared the laughter and the pain and even shared the tears
You're the only one who really knew me at all
So take a look at me now, cos there's just an empty space
And there's nothing left here to remind me,
just the memory of your face
Just take a look at me now, well there's just an empty space
And you coming back to me is against the odds and that's what I've got to face.
I wish I could just make you turn around,turn around and see me cry
There's so much I need to say to you,so many reasons why
You're the only one who really knew me at all
So take a look at me now, well there's just an empty space
And there's nothing left here to remind me, just the memory of your face
Just take a look at me now, cos there's just an empty space
But to wait for you, that's all I can do and that's what I've got to face
Just take a look at me now, cos I'll still be standing here
And you coming back to me is against all odds
It's a chance I've got to take.
Just take a look at me now.

mercoledì 25 marzo 2009

I love shopping

In attesa di essere assunta dalla rivista di moda dei suoi sogni, Rebecca Bloomwood spende il suo tempo e il suo denaro nei negozi griffati della Fifth Avenue. Traumatizzata da un'infanzia dimessa e da una madre che la vestiva in saldo, Rebecca è decisa a scongiurare il trauma e a riempire l'armadio di abiti, gonne, biancheria, scarpe, borse, stivali e accessori di ogni genere. Compratrice compulsiva e bugiarda recidiva, Rebecca deve sopravvivere all'estratto conto della sua carta di credito e fare fronte ai suoi debiti. Assunta suo malgrado da una rivista finanziaria, finirà per innamorarsi del suo capo redattore e per inventarsi una rubrica che consiglia parsimonia e investimenti sicuri. Dietro l'angolo l'aspettano la terapia dell'acquisto, un impiegato del recupero crediti e naturalmente l’amore. Nel 2000 esce a Londra un romanzo esile e gradevole di Madeleine Wickam, alias Sophie Kinsella, destinato all'affollata e denigrata riserva della chik lit (letteratura per ragazze). Trattato con condiscendenza dalla critica, "I love shopping" diventa un best-seller e quattro sequel dopo risponde entusiasta alla chiamata di Hollywood. Trasposto da Paul J. Hogan e traslocato a New York, I love shopping racconta l'irrefrenabile desiderio d'acquisto e il delirante apprendistato di una giornalista in erba che indossa abiti firmati e mises studiatissime. Sullo sfondo ancora una volta c'è New York, la città dove le donne si affermano, vivono esistenze "alla moda", imparano a vestirsi come nessun'altra e affrontano la vita in equilibrio su un paio di Manolo Blahnik o di Jimmy Choo. Rebecca Bloomwood è l'incrocio abbagliante tra la brillante pubblicista Carrie Bradshaw (Sex and the City) e l’apprendista fresca di laurea Andy Sachs (Il Diavolo veste Prada). Della prima Rebecca condivide il ruolo di fashion victim, l'etica sentimentale e una rubrica giornalistica costruita sulla base di storie vissute, della seconda l'innocenza grottesca, il sogno del successo e il desiderio di scrivere per una rivista prestigiosa.Il regista di una delle più belle commedie romantiche degli anni Novanta (Il matrimonio del mio migliore amico) non riesce a doppiare a New York il miracolo di Chicago e di una smagliante Julia Roberts che cedeva il passo e il fidanzato a un'acerba Cameron Diaz. Lo script, che nella malattia compulsiva di Rebecca individua il soggetto principale, fatica a tenere insieme l'inerte storia d'amore tra la giornalista e il suo capo redattore. La vera coppia romantica è quella formata da Rebecca e gli shops, tenuta insieme da un'attrazione fatale, a cui la ragazza finirà per sottrarsi rocambolescamente e dentro il suo abito peggiore. Alle prese con una giornalista "di platino" che respinge il "diavolo" ma parla pradese e finlandese, Hogan lascia che sia proprio la sua voce a commentare la vicenda, fornendo alla fine una morale e una conclusione condivisibile, producendo un senso e un piacere che si risolvono però nella sola superficie visiva. Come una sciarpa (verde) I love shopping è impalpabile e (forse) durerà una stagione.

venerdì 20 marzo 2009

Happy! It's so nice to be happy!

E' andata! Oggi io e Neremir abbiamo prenotato per Agosto. Signore e signori ecco a voi la meta:





"If you see the wonder of a fairy tale
You can take the future even if you fail"

martedì 17 marzo 2009

La regina dei castelli di carta di STIEG LARSSON

La giovane hacker Lisbeth Salander è di nuovo immobilizzata in un letto d'ospedale, anche se questa volta non sono le cinghie di cuoio a trattenerla, ma una pallottola in testa. E' una minaccia: se qualcuno scava nella sua vita e ascolta quello che ha da dire, potenti organismi segreti crolleranno come castelli di carta. Deve sparire per sempre, meglio se rinchiusa in un manicomio. La cospirazione di cui si trova suo malgrado al centro, continua. Intanto, il giornalista Mikael Blomkvist è riuscito ad avvicinarsi alla verità sul terribile passato di Lisbeth ed è deciso a pubblicare su Millennium un articolo di denuncia che farà tremare i servizi di sicurezza, il governo e l'intero paese. Non ci saranno compromessi.
L'ultimo capitolo della trilogia di Stieg Larsson - uno dei più clamorosi casi editoriali internazionali degli ultimi anni - è ancora una volta una magnifica descrizione della società di oggi in forma di thriller. Un romanzo emozionante di trame occulte e servizi segreti deviati, che cattura il ritmo del nostro tempo e svela a cosa possono condurre le perversioni d un sistema malato. Una storia che, fedele all'anima del suo autore, narra di violenza contro le donne, e di uomini che la rendono possibile.

"Se avete già letto Larsson, troverete una conferma, questo ultimo romanzo non tradirà le vostre aspettative. Se non lo avete ancora letto, dovete semplicemente cominciare dal primo della serie, e la vostra dipendenza sarà totale"

sabato 14 marzo 2009

Il regalo più grande

Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché
Di notte chi la guarda possa pensare a te
Per ricordarti che il mio amore è importante
Che non importa ciò che dice la gente perchè
Tu mi hai protetto con la tua gelosia che anche
Che molto stanco il tuo sorriso non andava via
Devo partire però se ho nel cuore
La tua presenza è sempre arrivo
E mai partenza
Regalo mio più grande

domenica 8 marzo 2009

Choose your future. CHOOSE LIFE.

Scegliete la vita. Scegliete un lavoro. Scegliete una carriera. Scegliete la famiglia. Scegliete un maxi televisore del cavolo. Scegliete lavatrice, macchina, lettori cd e apriscatole elettrici. Scegliete la buona salute, il colesterolo basso e la polizza vita. Scegliete un mutuo a interessi fissi. Scegliete una prima casa. Scegliete gli amici. Scegliete una moda casual e una valigia in tinta. Scegliete un salotto di tre pezzi a rate e ricopritelo con una stoffa del cazzo. Scegliete il fai da te e chiedetevi chi cacchio siete la domenica mattina. Scegliete di sedervi sul divano a spappolarvi il cervello e lo spirito con i quiz mentre vi ingozzate di schifezze da mangiare. Alla fine scegliete di marcire, di tirare le cuoia in uno squallido ospizio ridotti a motivo di imbarazzo per gli stronzetti viziati ed egoisti che avete figliato per rimpiazzarvi. Scegliete un futuro. Scegliete la vita. Ma perché dovrei fare una cosa così? Io ho scelto di non scegliere la vita. Ho scelto qualcos’altro. Le ragioni? Non ci sono ragioni. Chi ha bisogno di ragioni quando ha l’eroina?





Allora perché l’ho fatto? Potrei dare milioni di risposte tutte false. La verità è che sono cattivo. Ma questo cambierà. Io cambierò. È l’ultima volta che faccio cose come questa. Metterò la testa a posto e vado avanti, rigo dritto, scelgo la vita. Già adesso non vedo l’ora. Diventerò esattamente come voi: il lavoro, la famiglia, il maxi televisore del cavolo, la lavatrice, la macchina, il cd e l’apriscatole elettrico. Buona salute, colesterolo basso, polizza vita, mutuo, prima casa, moda casual, valigia, salotto in tre pezzi, fai da te, telequiz, schifezze nella pancia, figli, a spasso nel parco, orario d’ufficio, bravo a golf, l’auto lavata, tanti maglioni, natali in famiglia, pensione privata, esenzione fiscale… tirando avanti lontano dai guai in attesa del giorno in cui morirai.

lunedì 2 marzo 2009

Tanti auguri a me! (che compio un quarto di secolo)


Sono già passati 25 anni. Caspita! Potrei fare una lunghissima rassegna dei “sembra ieri quando…”: sembra ieri quando andavo a scuola, sembra ieri quando giravo con lo scooter senza casco, sembra ieri la gita della quinta superiore, sembra ieri…

E intanto a volte mi trovo a parlare con dei diciottenni che mi danno del lei. Ma dddai! Ci resto male!

domenica 1 marzo 2009

La ragazza che giocava con il fuoco di STIEG LARSSON

Mikael Blomkvist è tornato vittorioso alla guida di Millennium, pronto a lanciare un numero speciale su un vasto traffico di prostituzione dai paesi dell’Est. L’inchiesta si preannuncia esplosiva: la denuncia riguarda un intero sistema di violenze e soprusi, e non risparmia poliziotti, giudici e politici, perfino esponenti dei servizi segreti. Ma poco prima di andare in stampa, un triplice omicidio fa sospendere la pubblicazione, mentre si scatena una vera a propria caccia all’uomo: l’attenzione della polizia e media nazionali si concentra su Lisbeth Salander, la giovane hacker, “così impeccabilmente competente e al tempo stesso così socialmente irrecuperabile”, ora principale sospettata. Blomkvist, incurante di quanto tutti sembrano credere, da il via a un’indagine per accertare la responsabilità di Lisbeth, “la donna che odia gli uomini che odiano le donne”.
È lei la vera protagonista di questo nuovo episodio della Millennium Trilogy, un thriller serrato che all’intrigo diabolico unisce un’acuta descrizione della società moderna, con le sue contraddizioni e deviazioni, consegnandoci con Lisbeth Salander un personaggio femminile unico, commovente, assolutamente indimenticabile.

“Quando uno scrittore consegna un ritratto tanto complesso e affascinante come quello di Lisbeth Salander, non possiamo che provare gratitudine”